domenica 30 settembre 2012

Il Sito Archeologico di Mes Aynak, patrimonio dell'umanità, potrebbe sparire

Ogni volta che leggo notizie come questa mi vengono in mente le parole attribuite al mitico Ermete Trismegisto sulla civiltà egiziana:

"Non sai o Asclepio, che l’Egitto è l’immagine del cielo, proiezione qui nel profondo di tutto l’ordinamento celeste?
Tuttavia sappilo, tempo verrà in cui saranno reputati vani tutti i culti praticati con tanta fede dagli egiziani ai loro dèi e tutte le loro sante evocazioni saranno considerate sterili e prive di senso. La divinità lascerà la terra per risalire in cielo, abbandonando l’Egitto, sua antica dimora, che rimarrà privo di religione e orbato della presenza degli dèi… Allora, questa terra consacrata da tanti santuari e templi, apparirà ricoperta di tombe e di morti.
O Egitto, Egitto! Della tua religione altro non rimarrà che un fiabesco racconto al quale i posteri più non presteranno orecchio e, sola testimonianza della tua fede, mute parole incise sulla pietra…"


"Qui in Afghanistan, dove vivo e lavoro, stanno per commettere un crimine contro la cultura che sarà persino peggiore della distruzione dei famosi Buddha di Bamiyan fatta dai talebani nel marzo del 2001.
I "nuovi talebani" sono la Banca mondiale, i governanti afghani super-corrotti e infine i nuovi capitalisti cinesi. Sotto il sito archeologico di Mes Aynak (e' un posto magico, un sito buddhista della vecchia via della seta, con templi, palazzi, biblioteche, tutto ancora da scavare) c'è un filone di rame. Se il mondo non fa qualcosa, a dicembre, con i soldi finanziati dalla Banca mondiale, i cinesi faranno saltare tutto per aria con la dinamite. Bisogna cercare di fermarli. E' la Pompei afghana. Assistere a un tale scempio è una vera vergogna." Marco

In seguito a questo commento è stata lanciata una petizione su Avaaz per porre il problema qui riferito all'attenzione di Irina Bokova, Direttore generale dell'UNESCO. Firma e diffondi!

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